sabato 3 dicembre 2016

STEP 08 // LA SAGGEZZA POPOLARE

Nella lingua italiana, il modo di dire: "prugna secca", è un epiteto gergale riferito a qualcuno che, in quanto indifferente e con aria di presunta superiorità, non considera gli altri e quindi risulta d'animo arido.

Per quanto riguarda la superstizione e le credenze popolari non ci sono particolari riferimenti al color Prugna, però prendendo come punto di riferimento la sua variazione cromatica con il colore Viola:

Dal punto di vista simbolico - essendo l'ametista la pietra della Chiesa, tutt'oggi portata dai vescovi cattolici sull'anulare della mano destra come titolo di dignità ecclesiale - il colore viola simboleggia la regalità (ossia le prerogative nobiliari, come potere, ricchezza, ambizione) e le virtù della saggezza, quindi: intelligenza, conoscenza, devozione, santità, sobrietà, umiltà, temperanza, verità. Ma, a causa del suo ancestrale potere occulto, viene associato anche a penitenza, dolore, nostalgia, afflizione, lutto (in Italia), vecchiaia, tristezza, oscurità. 

In Italia, il viola viene associato alla sfortuna: è da sempre il colore dei paramenti liturgici usati dalla Chiesa nei periodi di purificazione penitenziale e per trovare l’origine di tale superstizione dobbiamo indietreggiare nel tempo fino al Medioevo quando, durante la quaresima – quindi per quaranta giorni consecutivi – era vietato svolgere rappresentazioni teatrali. Da parte degli artisti e di tutte le persone che sopravvivevano nel mondo dell’intrattenimento pubblico significava non lavorare. Infatti, ancora oggi, nel mondo dello spettacolo è consuetudine evitare abbigliamento e oggetti di colore viola.

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